Cronologia
Bronzo Antico e Medio (XXIII – XV sec. a.C.)
Storia delle ricerche
Il sito è stato oggetto di due campagne di scavo condotte da Madeleine Cavalier e Luigi Bernabò Brea nel 1947 e 1948. L’area complessiva esplorata ammonta a circa 80 mq.
Descrizione
Il sito è ubicato all’estremità nord-orientale dell’isola, in corrispondenza del relitto di un antico cratere vulcanico che costituisce una piccola piana isolata da pareti scoscese e, verso nord, dal mare. Gran parte di questa piccola piana, nella quale si conserva una complessa stratigrafia archeologica, è occupata da un campo di fumarole che impregnano il terreno di zolfo e rendono la superficie molto calda.
Il deposito archeologico è piuttosto consistente, raggiunge nella estremità sud-orientale della conca sei metri di altezza e può essere scandito in tre livelli principali: 1) quello sommitale, immediatamente al di sotto dello strato superficiale, relativo alla frequentazione di età classica, databile dal IV sec. a.C. al II d.C. e i cui resti strutturali corrispondono a lacerti di muri pertinenti a piccoli edifici rurali; 2) un livello intermedio, riconducibile alla facies eoliana di Capo Graziano del Bronzo Antico e Medio; 3) un livello inferiore riconducibile alla frequentazione del neolitico superiore, facies di Diana.
Il livello intermedio dell’età del Bronzo, oggetto di analisi nell’ambito di questo progetto, costituisce un unicum nel panorama dei contesti coevi nel Mediterraneo Centrale. Lo scavo ha messo in luce delle strutture circolari incassate nel terreno e rivestite di ciottoli marini, descritte come pozzetti o bothroi, che hanno indotto gli scavatori a interpretare il sito come un luogo di culto connesso a divinità ctonie.
La stratigrafia connessa con queste strutture è risultata essere suddivisibile in due momenti principali, il più recente in cui si sono lette solo le tracce residue di alcuni pozzetti mentre, in quello sottostante, i bothroi rinvenuti erano più conservati e disposti a formare dei piccoli gruppi posti su dei piccoli terrazzi sostenuti da due muri, pure di ciottoli marini, che regolarizzavano la superficie che naturalmente digradava dall’interno della conca verso il mare. I pozzetti meglio conservati avevano una profondità di quasi un metro ed erano foderati da vari filari di ciottoli. Spesso anche il fondo è risultato pavimentato, in un caso da un'unica pietra circolare. Ulteriore caratteristica, osservata in alcune strutture, sarebbe la presenza di una sorta di ingresso, in alcuni casi marcato da pietre allungate, interpretate come soglia.
La presenza di pozzetti simili è indiziata anche alla estremità meridionale dell’isola, nel promontorio del Milazzese, occupato dal villaggio che dà il nome all’omonima facies archeologica, databile al BM3 (XV-XIV sec. a.C.). Qui, nei pressi delle capanne A e B, vennero individuate strutture costruite con ciottoli marini associata alle quali fu raccolta della ceramica ascrivibile alla facies di Capo Graziano (Bernabò Brea L., Cavalier M. 1968b, pp. 56-57).
Materiali
I reperti restituiti dalle due campagne di scavo sono attribuibili alla facies di Capo Graziano. Tra i materiali del pozzetto P, pertinente allo strato superiore del livello dell’età del Bronzo sono stati rinvenuti dei frammenti di una coppa con nervature propria della facies del Milazzese.
Obiettivi e azioni del progetto
I materiali provenienti dal contesto, pubblicati nel 1968 nel volume Meligunis Lipara III, sono oggetto di una analisi complessiva al fine di inquadrarlo in maniera più precisa sia dal punto di vista tipo-cronologico che da quello tecnologico al fine di: 1) valutare l’eventuale presenza, e la loro cronologia, di elementi alloctoni, sia rispetto al panorama dell’arcipelago che quello più ampio del Basso Tirreno e 2) di precisare meglio la natura del deposito.
Bibliografia
Bernabò Brea L., Cavalier M. 1968, La calcara in Bernabò Brea L., Cavalier M., Meligunis Lipára vol. III, Stazioni Preistoriche delle Isole di Panarea, Salina e Stromboli, Palermo, pp. 7-35.
Bernabò Brea L., Cavalier M. 1968b, Villaggio dell’età del Bronzo sul promontorio del Milazzese, in Bernabò Brea L., Cavalier M., Meligunis Lipára vol. III, Stazioni Preistoriche delle Isole di Panarea, Salina e Stromboli, Palermo, pp. 50-128.