La mobilità nel Mediterraneo nel 4200 e 3200 BC

Nell'ambito della preistoria del Mediterraneo due momenti di discontinuità culturale, alla fine del III e del II millennio a.C., offrono importanti spunti di ricerca sulla mobilità. Per questo motivo sono stati scelti come perni cronologici del progetto.

4200 BP

Il primo, verso il 4200 BP (2200 a.C.), è caratterizzato dal cosiddetto fenomeno "Cetina", con una serie interconnessioni nell'area Ionico-adriatica segnalate dalla diffusione di caratteristiche ceramiche decorate a incisioni e impressioni. La ceramica decorata in stile Cetina è originaria della Dalmazia, da dove si diffuse in tutto il Mediterraneo centrale, nell'Adriatico settentrionale, Italia meridionale, Isole Eolie, Peloponneso e Malta. In particolare, in Grecia, l'arrivo della ceramica decorata in stile Cetina è contemporaneo e successivo ad una fase turbolenta di abbandoni e distruzioni. 

L’avvio della navigazione a vela, in questo periodo, potrebbe aver favorito spostamenti più rapidi e regolari lungo le rotte marittime. L’interpretazione oggi più diffusa vede protagonisti gruppi di marinai provenienti dalla Dalmazia, che avrebbero toccato e frequentato le coste di questi territori, contribuendo alla circolazione di idee e modelli decorativi.

Lo studio del fenomeno si basa soprattutto sull’archeometria della ceramica, che però rivela un dato interessante: molti manufatti in stile Cetina rinvenuti in queste aree sono di produzione locale. Questo suggerisce un quadro complesso, comprendente processi di integrazione o una vera e propria koinè culturale, in cui comunità diverse condividono gusti, tecniche e modalità decorative.

A Creta sempre nella stessa fase si riscontra l'emergere di civiltà accentrate intorno ai nuclei di quelli che sarebbero poi diventati i maggiori centri palaziali minoici. Secondo alcuni studi, un'accentuata mobilità a livello regionale sarebbe alla base di questo percorso verso la complessità. 

3200 BP

La seconda discontinuità, nel 3200 BP (2200 a.C.), risultò nel collasso sociale dell'età del bronzo finale e al crollo dei palazzi micenei. Fu in parte causata, nella visione di alcuni studiosi, da migrazioni su larga scala o da gruppi di guerrieri o pirati. Una delle rappresentazioni più note e iconiche di gruppi armati provenienti dal mare compare nel rilievo di Medinet Habu, che raffigura la vittoria del faraone Ramses III sui cosiddetti "Popoli del Mare". Ancora si discute molto su quale fu il ruolo di gruppi ostili mobili nel generalizzato crollo che colpì il sistema amministrativo palaziale in Grecia e nel Vicino Oriente, tanto da dare avvio a quella che tradizionalmente è stata interpretata come una "Dark Age". Alcuni studiosi interpretano la mobilità del periodo post-palaziale come il risultato di un contesto politico ed economico profondamente mutato. Il crollo dei grandi palazzi aveva eliminato i principali centri di potere e le rigide gerarchie, aprendo spazi di azione più ampi per gruppi o individui intraprendenti. Questi ultimi potevano affermarsi grazie a relazioni privilegiate, inserendosi in una nuova rete dominata da centri costieri di riferimento, come Tirinto in Grecia o Festòs a Creta, che forse ospitavano comunità miste.